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venerdì 3 febbraio 2017

Calciomercato invernale: il bilancio generale

IL CALCIOMERCATO INVERNALE DELLA JUVENTUS:
UN BILANCIO GENERALE A CURA DEL TAG


Le prime parole in bianconero del principale acquisto Tomas Rincon


Il calciomercato mirato

Il consueto calciomercato “di riparazione” invernale (si definisce così poiché serve a sistemare le rose, tanto è vero che non sono previsti grandissimi colpi) è appena terminato qui in Europa ed è ora di fare il punto sul calciomercato che ha interessato la nostra squadra, la Juventus.

Quest’anno la società non ha deciso di acquistare giocatori a iosa, preferendo fare, furbamente, solamente quattro colpi, di cui tre prenotati per il futuro e soltanto uno disponibile da subito. Ecco perché abbiamo deciso di definirlo mirato: pochi giocatori ma buoni.
Lo stesso è valso per le cessioni, solamente due e non dolorose comunque, come vedremo successivamente: la Vecchia Signora ha deciso di presentarsi come “invisibile”, ma agendo allo stesso tempo come un agente segreto e, a nostro parere, molto saggiamente, come solo sa fare la "volpe" Marotta.
Andiamo quindi ad analizzare la situazione.

L’astuzia di Marotta: prenotarsi due convincenti giovani e il talentuoso Kolasinac
Tra tutti gli obiettivi trovati e poi abbandonati (tra cui il caso Witsel: già prenotato teoricamente, ma che poi alla fine dopo un lungo tira e molla, ha preferito la via cinese come è di moda ora), la furbizia di Marotta, e conseguentemente, Paratici, è stata agire in incognito, mirando a due giovani veramente interessanti e assicurandoseli di conseguenza già in anticipo: stiamo parlando di Riccardo Orsolini, attaccante diciannovenne dell’Ascoli e Mattia Caldara, difensore molto promettente in forza all’Atalanta.
Entrambi potranno lasciare un segno e crescere, essendo dotati di un ottimo talento, inoltre, si sa, il mister Allegri è conosciuto per sviluppare i talenti italiani, e non, che possiede in rosa (vedi l’esempio di Coman prima, Dybala e Pjaca poi) e piazzarli intelligentemente in campo, magari migliorandone pure i propri attributi.
Parlavamo di prenotazione qualche riga sopra: infatti, entrambi non saranno a disposizione immediata per la Juventus, che ha preferito lasciarli maturare e crescere nelle loro attuali squadre prima di fare il salto definitivo; l’ufficializzazione è stata tuttavia completata, ma proprio per quanto detto prima alla corte di Allegri approderà prima Orsolini, che sarà a disposizione da luglio, mentre per Caldara ci sarà da aspettare ancora un anno prima di vederlo in bianconero: arriverà infatti il 30 giugno 2018.
Due acquisti perfettamente mirati e saggi che potranno sicuramente fare al caso della Vecchia Signora e, perché no, essere eredi di attuali “senatori”… siamo curiosi di vederli in azione con la nostra casacca!
Proprio di recente, però, Marotta è riuscito, grazie anche all’aiuto di Miralem Pjanic, ad assicurarsi (sempre per giugno 2018) le prestazioni del talentuoso difensore bosniaco dello Schalke 04 Sead Kolasinac, che ha effettuato già le visite mediche. Quello che però sorprende è il prezzo a cui è stato acquistato: come per Pogba, Llorente e Khedira, infatti, il tesseramento è avvenuto di nuovo a parametro zero.

Il mastino che ricorda Vidal: Tómas Rincón
Lui si chiama Tomás Eduardo Rincón Hernández ed è il primo venezuelano a militare nella Juventus. Soprannominato El General, possiede infatti un carattere tipico del leader e notevole forza fisica.
Ma El General non è solo questo, difatti sul piano tecnico non sarà una cima, ma è certamente un giocatore con un ottima capacità di tiro e discretamente bravo a fornire assist. Ma ciò che lo distingue (e che la Juve cercava dopo che è sfumato Witsel), sono le eccellenti capacità di contrasto, scivolata e aggressività, che gli permette di recuperare facilmente palloni. Questo a nostro avviso permette di considerarlo un secondo Vidal, un suo sostituto abbastanza degno di questo nome.
Tomás sarà infatti un rinforzo utilissimo che la società ha deciso di acquistare subito, in modo da accogliere un ulteriore centrocampista che farà da spalla ai già presenti Marchisio, Khedira, Hernanes e Lemina.
Rincón è approdato alla Juve in prestito con obbligo di riscatto fissato a 7-8 milioni di euro, un prezzo conveniente per un giocatore di questo livello (ricordiamo che il suo costo è stato inferiore a quello di Hernanes!)

Le due cessioni: Kastanos ed Evra
Veniamo ora alle cessioni effettuate.
La dirigenza ha deciso anche in questo caso ha mirato a non abbondare e fare solo due cessioni, peraltro nemmeno tanto dolorose come quelle estive precedenti (Agnelli è stato difatti criticato per questo motivo). I giocatori ceduti sono stati il giovane Grigoris Kastanos e l'esperto Patrice Evra. Il giovane diciannovenne cipriota, peraltro, non è definitivamente ceduto ma solamente mandato in prestito al Delfino Pescara, in modo da far gavetta (un po’ come Orsolini e Caldara).
Rimasti sia Mandragora che Lichtsteiner, il quale ha appena rinnovato il suo contratto con i bianconeri fino al 2018, a lasciare l’armata di mister Allegri è stato l’esperto terzino destro Evra, detto affettuosamente dai suoi beniamini tifosi zio Pat, che a fronte di un minutaggio scarso a causa dell’impiego costante del titolare Alex Sandro, ha chiesto ed ottenuto la cessione a titolo definitivo. Per il terzino francese l’avventura continuerà di nuovo in Francia, appunto, ma stavolta all’Olympique Marseille, squadra che tra l’altro ha piazzato il colpo Dimitri Payet; Evra era stato infatti in passato al Monaco (con cui perse, nel 2004, una delle 4 finali di Champions disputate).
Due cessioni non certo da mettersi a piangere, per la fortuna dei tifosi.

Il caso De Ceglie: la cessione mancata
Concludiamo questo articolo affrontando la tematica che ha fatto letteralmente infuriare i tifosi della squadra di Agnelli: il caso di Paolo De Ceglie. Il problema col valdostano, cresciuto nelle giovanili della squadra bianconera e successivamente approdato in prima squadra, con anche discreti risultati, si è verificato nel momento in cui il calciatore è uscito dagli schemi bianconeri nel 2014, motivo per il quale è stato ceduto in prestito prima al Genoa e successivamente al Parma (nell’anno del fallimento), ove brillò. Tornato alla base, parte in prestito al Marsiglia del loco Bielsa assieme al compagno Isla, entambi deludenti ed esclusi dalla rosa dal nuovo allenatore Allegri.
A fine stagione però, i francesi non riscattano nessuno dei due e, mentre Isla trova occupazione al Cagliari neopromosso, il valdostano si accasa nuovamente alla Juventus, ma, questa volta non ne vuole più sapere di andarsene dal nido. Sebbene totalmente inutilizzato, il terzino decide di rifiutare tutte le squadre propostagli nel 2016, situazione analoga avviene in questa sessione di calciomercato, ove rifiuta le offerte di ben tre squadre: Pisa, Ternana e Brescia, pronte a offrirgli un posto da titolare in Serie B, ma, evidentemente, proprio non ne vuole sapere di lasciare la sua squadra. La situazione ha irritato la Juventus stessa che deve obbligatoriamente pagargli 1 milione e settecentomila euro netti a stagione, nonostante sia una riserva fissa.
A questo punto i tifosi bianconeri devono solo sperare che rescinda da solo il contratto come fece Marco Motta, svincolandosi, ma temiamo proprio che non sarà così.

Giovedì, 2 febbraio 2017
Ideato, scritto e redatto da Bordin Stefano, in arte Tag Stefan

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