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lunedì 15 febbraio 2016

Juventus capolista, ultimi 15 minuti decisivi

Curva Sud, Juventus Stadium, in onore alle vittime dell'Heysel
La Juventus è tornata capolista, in testa alla classifica della Serie A. Era dal maggio del 2015 che non succedeva, dalla fine del campionato scorso.





L'inizio shock del campionato di quest'anno è stato talmente negativo che verrà ricordato come record della società (la Juventus mai aveva perso le prime due partite di campionato). Il gol di Zaza e la vittoria (1-0) sabato sera allo Juventus Stadium regalano non solo il record bianconero delle 15 vittorie di fila ma anche il primato in classifica. E' come risvegliarsi da un grande incubo, è come tornare a respirare. Ci sono squadre che hanno le vertigini dal primato, non la Juventus. Semmai il contrario, siamo talmente abituati a vincere che soffriamo quando la lettura della classifica di Serie A non inizia con la J.

E chi l'avrebbe mai detto? Chi l'avrebbe mai detto che dopo la sconfitta in quel di Reggio Emilia contro il Sassuolo la Juventus si trovasse oggi in testa al campionato. Dalla sconfitta contro i neroverdi in poi solo vittorie, ben 15, come dicono gli inglesi "in a row", di fila, consecutive.

La pazienza

La pazienza, dopo Sassuolo smarrita da molti tifosi, è diventato il mantra di Max Allegri che quasi come fosse un veggente chiede sempre alla squadra di ragionare e di continuare a far girare il pallone. Con pazienza ma anche con determinazione perché poi la zampata vincente bisogna metterla, e puntualmente arriva.

Ultimi 15 minuti vincenti

Dal gol di Cuadrado nel derby della Mole al gol di Zaza contro il Napoli, ultimo in ordine cronologico ma primo in ordine di importanza. I minuti finali si rivelano decisivi per la Juventus che spesso trova il gol e spesso è un gol da 3 punti. Le statistiche Opta ci raccontano che la Juventus ha segnato 46 reti fino ad oggi in campionato. Di queste ben 12 gol sono arrivate negli ultimi 15 minuti. Suddividendo la partita in 6 fasi da 15 minuti ciascuna, la media aritmetica dice 7,6 gol (ovvero 46/6). Invece, nell'ultimo quarto d'ora sono ben 12 reti, nettamente sopra la media. Zona Cesarini verrebbe da dire, zona Allegri la si potrebbe ridenominare. Allegri non solo di nome ma di fatto, basta dare uno sguardo agli spalti dello Juventus Stadium nei 15 minuti finali.

Casualità? No, semmai fortuna

Allegri stesso dichiara che nella vita ci vuole anche la giusta dose di fortuna, ma per favore non chiamatela casualità. Non è una casualità se la Juventus passa dal -9 al +1 da Sassuolo a Napoli. Non è un caso se la Juventus ha ritrovato quella solidità difensiva che la rende impenetrabile. Non è un caso se la Juventus vince nonostante i numerosissimi infortuni, anche in corso di gara (vedasi Bonucci in Juventus-Napoli). Non è un caso se la Juventus, dopo aver sfiancato l'avversario chiude la partita nell'ultimo quarto d'ora. Pazienza, determinazione e una dose di fortuna. Si perché la palla di Zaza è stata fortunosamente deviata ma non è un caso che sia arrivata dietro alle spalle di Reina. Non è un caso che la Juventus abbia concesso un solo tiro al Napoli pur lasciandogli il possesso palla.

Ora il Bayern Monaco

E ora attenzione al Bayern Monaco in Champions League. Ma solo dopo aver onorato la delicata trasferta di Bologna che si gioca di venerdì. Poi anima e corpo indirizzati e concentrati a preparare la supersfida europea contro i campioni di Germania. Juventus-Bayern Monaco, una partita che è già una vittoria per il solo fatto di giocarla. Ma noi lo sappiamo: questo alla Juve non basta, e non basta agli juventini. Perché alla Juventus vincere è l'unica cosa che conta, parola di Giampiero Boniperti.




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