Il "Principino" Marchisio come simbolo di juventinità. Lui, il bel Claudio, che è stato da sempre juventino e che oggi rappresenta la continuità e l'equilibrio in casa Juventus.
Il rendimento della Juventus senza Marchisio cambia radicalmente: sconfitte pesanti contro l'Udinese (la prima di campionato allo Juventus Stadium), contro la Roma, il Napoli e il Sassuolo in trasferta (tutte sconfitte brucianti perché giocate malissimo). Senza Marchisio la Juventus pareggia senza brillare allo Stadium contro il Frosinone mentre fa risultato pieno solo contro il Genoa a Marassi e contro il Bologna in casa.
Marchisio è il "tuttocampista" moderno capace di coniugare corsa a tecnica e visione di gioco. La presenza di Marchisio risulta quindi fondamentale e anzi indispensabile per questa Juventus che orfana di Vidal e Pirlo a centrocampo non riesce a fare gioco e a verticalizzare come richiesto da Allegri.
L'implosione di Pogba (finora non pervenuto) e le cessioni di Vidal e Pirlo rendono quindi la presenza di Marchisio come vertice basso di regia troppo importante. L'innesto di un ottimo Khedira non sembra in grado da solo di sopperire e supportare il centrocampo. Per il resto del reparto, Sturaro e Lemina non sembrano pienamente pronti per prendere le chiavi del centrocampo. Hernanes non ha convinto né tecnico né compagni.
Auguriamoci quindi che gli infortuni occorsi a Marchisio siano superati definitivamente e di vedere il nostro "Principino" sempre in campo, a partire già dal Derby della Mole di sabato prossimo.
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