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domenica 30 agosto 2015

Allegri e Buffon: ripartire con responsabilità dopo la sosta

La seconda giornata di campionato si è conclusa negativamente per la Juventus sconfitta per 2-1 all'Olimpico contro una Roma arrembante. Le analisi post-gara di Allegri e di Buffon.









Brucia molto la seconda sconfitta consecutiva della Juventus. Un po' perché è avvenuta contro i rivali degli ultimi anni, la Roma di Garcia, un po' perché lascia a zero punti la squadra di Allegri e un po' perché è la prima volta nella lunga e gloriosa storia bianconera dal 1897 ad oggi che la Juventus perde per prime due giornate di campionato

Detto questo va registrata una prova opaca della Vecchia Signora, più attenta e non prenderle che a fare male. Appare indietro in condizione fisica la Juventus che soffre le incursioni e la manovra giallorossa. Il primo tempo finisce a reti inviolate anche se la supremazia territoriale della Roma è evidente.

Il secondo tempo ripropone inizialmente gli stessi 22 di inizio gara con la Juventus arroccata sul proprio 3-5-2 con la cerniera difensiva composta da Caceres (preferito a Barzagli), Bonucci e Chiellini. Il centrocampo vede in regia Padoin, mossa molto discussa ma quasi obbligata con l'infortunio di Khedira e di Marchisio. Pogba e Sturaro agiscono da mezz'ali con Licthsteiner e Evra da esterni. In avanti Dybala e Mandzukic.



Il vantaggio della Roma arriva su una gran punizione di Pjanic mentre il raddoppio di Dzeko arriva su colpo di testa. Il gol di Dybala sul finale regala alla Juventus qualche minuto di speranza di acciuffare in extremis un pareggio che Buffon stesso avrebbe giudicato immeritato.

L'analisi post Roma-Juventus del capitano bianconero è come al solito lucida. "Dovevamo fare di più" è il messaggio di Buffon ai compagni e a tutto l'ambiente bianconero. Perché quando si veste il bianconero di Torino si deve avere un senso di responsabilità in linea con la storia di questo Club. Questo è il Buffon-pensiero che non può che essere condivisibile. Quindi niente alibi. Non si vuol sentire parlare di infortunati o di caldo o di rinnovamento. Bisogna responsabilmente dare di più!

Altrettanto lucido è il resoconto di Allegri che però guarda anche avanti. Il prossimo impegno della Juventus è allo Juventus Stadium in cui andrà di scena un sorprendente Chievo in testa alla momentanea classifica con 6 punti, 7 gol fatti 1 subito. 

Prima però ci sarà la sosta per le Nazionali che farà perdere ad Allegri per qualche giorno almeno 16 giocatori che andranno in giro per il mondo con la rispettiva Nazionale. Al rientro però Allegri vuole una squadra più tosta e più completa con il rientro di Marchisio e la migliorata condizione fisica di Morata, per lui oggi solo uno spezzone di partita. "La stagione è ancora lunga" dice Allegri che promette "torneremo a fare cose importanti". Dopo la sosta anche Dybala, Mandzukic, Cuadrado e Alex Sandro saranno maggiormente inseriti nella squadra. La Juventus è quindi chiamata a rincominciare da zero. Certo zero sono i punti in classifica ma l'importante è trovare al più presto l'amalgama e l'ambientamento dei nuovi. Il terreno perso finora è ampiamente recuperabile.



Il tecnico si sofferma poi anche su Pogba, autore di una prova incolore come già successo nella sconfitta interna alla prima giornata contro l'Udinese. Il francese, 22 anni, non può essere caricato di troppa responsabilità, come fosse un veterano di oltre 30 anni. Allegri lavorerà sulla testa di Pogba affinché la maglia numero 10 non diventi un peso e una pressione eccessiva per il talento francese che invece, continua Allegri, deve "giocare sereno".

Con l'amaro in bocca si archiviano le prime due giornate di campionato ma la pausa delle Nazionali sembra cadere ad hoc per la Juventus che necessita fortemente di tempo aspettando anche che finalmente si chiuda il calciomercato che tanto distrae e disturba l'ambiente.




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