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martedì 23 dicembre 2014

Juventus, 5 motivi della sconfitta in Supercoppa italiana

Ieri si è giocata a Doha (Qatar) la Supercoppa italiana tra Juventus e Napoli, vincitori rispettivamente di Campionato e Coppa Italia. La Juventus due volte in vantaggio si è fatta raggiungere per poi perdere ai calci di rigore. Analisi dei motivi della sconfitta.






L'amarezza è grande ed è dettata non solo dalla consapevolezza di essere superiori al Napoli ma anche dal fatto di essere stati raggiunti e sconfitti in quella che sembrava ormai cosa fatta.
In questo articolo voglio analizzare i motivi principali della sconfitta in Supercoppa per la Juventus cercando di fornire dei ragionamenti che possano essere utili per il proseguo della stagione bianconera.

1) Vidal fuori ruolo: è evidente la crisi atletica e forse di concentrazione di Arturo Vidal dettata anche dall'operazione subita in estate al ginocchio dolorante. La stagione successiva ai Mondiali poi è sempre un'incognita. Detto questo, dobbiamo registrare che nel nuovo modulo con la difesa a 4 e il centrocampo a rombo, Vidal gioca spesso dietro le due punte in una sorta di ruolo da trequartista. Tuttavia, sembra evidente che il trequartista non sia il ruolo di Vidal che si trova schiacciato a ridosso dell'area di rigore avversaria senza essere pericoloso. Le migliori qualità Vidal le esprime in mezzo al campo, da mezz'ala, dove riesce e recuperare molti palloni interrompendo la fase offens
iva avversaria e riesce, con i suoi velenosi inserimenti, ad essere pericoloso anche in zona gol. La nota prolificità di gol di Vidal non deve trarre in inganno Allegri. Nella trequarti Vidal sembra essere un pesce fuor d'acqua in cui perde le sue caratteristiche naturali. Ne è una controprova il fatto che ieri contro il Napoli ha giocato (malissimo) dietro Tevez e Llorente ma con l'ingresso di Pereyra è tornato mezz'ala e abbiamo rivisto a lungi tratti il dominatore del centrocampo quale lui è. 

2) Sbagliato cambiare Pirlo: francamente non si riesce a capire bene cosa sia passato nella testa di Allegri per giustificare il cambio di Pirlo nella prima parte del secondo tempo quando la Juventus era in vantaggio per 1-0. Pirlo non correrà molto ma permette alla squadra di gestire il pallone in modo molto ragionato e tranquillo. C'era da coprire e da salvare il risultato? Bè allora dobbiamo dire che questo è stato il classico errore che gli allenatori fanno quando hanno paura di vincere. La Juventus non deve mai fare questo tipo di ragionamento. Non possiamo nemmeno giustificare il cambio di Pirlo con il fatto che non avrebbe retto i tempi supplementari perché è come fasciarsi la testa prima di rompersela. Il ragionamento non ci sta. Cambio sbagliato.

3) Sbagliato cambiare Lichtsteiner: la nostra locomotiva svizzera è un punto di forza imprescindibile. La Juventus attacca o centralmente o con Lichtsteiner sulla destra. di fatto non agisce quasi mai sulla sinistra. Togliere Lichtsteiner, fresco di rinnovo fino al 2017, ha permesso di essere prevedibili e non più pericolosi. Padoin sulla destra ha solo difeso. Di Lichtsteiner c'è né solo uno. L'unica parziale giustificazione al cambio è che il nostro cursore di fascia aveva subito una contusione nel corso della partita, ma tuttavia mi sembrava ampiamente recuperata.

4) Mancata amministrazione del vantaggio e giro palla: il rammarico più grande sta proprio nel fatto che la Juventus è andata più volte in vantaggio con la possibilità di affondare il match point finale per chiudere il gioco. In vantaggio con Tevez nei 90 minuti regolamentari (1-0) e ancora in vantaggio con Tevez nel secondo tempo supplementare (2-1). In entrambi i casi è mancata l'amministrazione del pallone ed anche il classico giro palla che ormai è diventato il marchio di fabbrica della Juventus di Allegri, ma anche delle big d'Europa. L'uscita prematura di Pirlo ha contribuito a questa mancanza ma ci è parso un grave errore non riuscire ad amministrare un risultato ormai acquisito. 

5) Rigore di Chiellini: questo poi ha qualcosa di incredibile. Finita la serie dei 5 rigori ciascuno Juventus e Napoli erano ancora in parità. Ad oltranza vanno un po' tutti a tirare ma devo dire che Chiellini non può essere uno di questi. King Kong (il suo soprannome per via dell'esultanza quando segna) deve essere l'ultima spiaggia prima dei massaggiatori. Giorgio ha calciato un rigore vergognoso, mezzo ciabattato, ha preso anche un po' di terra e la palla è arrivata debolmente nelle braccia di Rafael (il portiere del Napoli). Lo conosciamo Chiellini, ha altre grandi qualità, non ha certo il piede fino per calciare rigori o punizioni. E' già tanto se piazza il passeggio giusto nell'impostazione delle azioni durante il gioco. Tra l'altro il suo sbaglio dagli 11 metri è stato chiave...avesse segnato la Supercoppa sarebbe stata nostra.

Queste in sintesi le motivazioni della sconfitta in Supercoppa della Juventus che veste quasi i contorni della beffa. Già ieri in serata nell'ambiente bianconero si avvertivano i primi malumori della piazza verso il tecnico Allegri mai amato visceralmente come successo con il suo predecessore, Conte. E' c'è già chi mugugna dicendo che con Conte questo non sarebbe successo. Dobbiamo essere compatti e uniti in questa fase di stagione. I conti li faremo in fondo. Abbiamo (con qualche fatica) superato la fase a gironi della Champions League e ci siamo qualificati agli ottavi di finale contro il Borussia Dortmund. Non possiamo permettere che una sconfitta in una partita (per quanto importante) possa far sciogliere la nostra squadra come un gelato al sole.

Voglio chiudere questo articolo in positivo esaltando ancora le doti caratteriali e tecniche di un gladiatore come Carlos Tevez, vero leader della squadra. Non solo autore di una doppietta ma vero trascinatore. Un leader si riconosce dal fatto che da il meglio quando la sfida si fa importante e riesce a trasmetterlo alla squadra. L'altra nota lieta è la splendida forma del nostro Capitano Gigi Buffon che ha più volte salvato il risultato e durante i rigori ha permesso alla squadra di avere almeno due match point per vincere la Supercoppa (uno dei due sbagliato da Chiellini). Grazie Gigi!

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